Rinunciando ai brezel, come spiegato sopra, mi è rimasto il desiderio di qualcosa di salato, e magari, di sostanzioso. Angelica salata è la risposta giusta.
Complici mio marito e mia figlia, inutile dirlo, su quella mensola non è durata molto. Vi passo la ricetta che solitamente uso.
ANGELICA SALATA
LIEVITINO
3/4 di cubetto di lievito di birra
140 gr di farina
90 gr di acqua tiepida
Sciogliere il lievito nell'acqua e unirla alla farina. Lasciare riposare per almeno 30 min.
IMPASTO BASE
200 gr di farina manitoba
200 gr di farina
40 gr di parmigiano
1 cucchiaino di sale
130 gr circa di latte tiepido
130 di burro morbido
1 uovo
1 pizzico di zucchero
Impastare il tutto ed, infine, unire il lievitino e far riposare l'impasto coperto per 1 ora.
CONDIMENTO
50 gr di burro fuso
150 gr di speck (ma anche la pancetta è ottima)
100 gr di caciotta dolce
100 gr di philadelphia
Finita la lievitazione, stendere la pasta in un lungo rettangolo, spennellare con il burro fuso e spargere sopra gli altri ingredienti. Arrotolare tutto in un enorme salsicciotto, da tagliare in due lungo il lato senza giunture. Intrecciare delicatamente le due parti ottenute ed unire le estremità a ciambella. Questa operazione è meglio farla direttamente sulla teglia di cottura. Infatti, una volta tagliato il rotolo di pasta, sarà difficile maneggiare il ripieno, che tenderà a fuoriuscire. Lasciare riposare per altri 20 min.
Spennellata di uovo allungato con latte, la ciambella andrà in forno preriscaldato a 180 gradi. Circa 35 min.