giovedì 13 gennaio 2011

INDULGENZA

Rinunciando ai brezel, come spiegato sopra, mi è rimasto il desiderio di qualcosa di salato, e magari, di sostanzioso.  Angelica salata è la risposta giusta.


Complici mio marito e mia figlia, inutile dirlo, su quella mensola non è durata molto. Vi passo la ricetta che solitamente uso.

ANGELICA SALATA

LIEVITINO

3/4 di cubetto di lievito di birra
140 gr di farina
90 gr di acqua tiepida

Sciogliere il lievito nell'acqua e unirla alla farina. Lasciare riposare per almeno 30 min.

IMPASTO BASE

200 gr di farina manitoba
200 gr di farina
40 gr di parmigiano
1 cucchiaino di sale
130 gr circa di latte tiepido
130 di burro morbido
1 uovo
1 pizzico di zucchero
Impastare il tutto ed, infine, unire il lievitino e far riposare l'impasto coperto per 1 ora.

CONDIMENTO

50 gr di burro fuso
150 gr di speck (ma anche la pancetta è ottima)
100 gr di caciotta dolce
100 gr di philadelphia

Finita la lievitazione, stendere la pasta in un lungo rettangolo, spennellare con il burro fuso e spargere sopra gli altri ingredienti. Arrotolare tutto in un enorme salsicciotto, da tagliare in due lungo il lato senza giunture. Intrecciare delicatamente le due parti ottenute ed unire le estremità a ciambella. Questa operazione è meglio farla direttamente sulla teglia di cottura. Infatti, una volta tagliato il rotolo di pasta, sarà difficile maneggiare il ripieno, che tenderà a fuoriuscire. Lasciare riposare per altri 20 min.

Spennellata di uovo allungato con latte, la ciambella andrà in forno preriscaldato a 180 gradi.  Circa 35 min.

1 commento:

  1. uhmmmm complimenti per questa idea originale, io ho sempre realizzato l'angelica in versione dolce con marmellata di arancia e candi, .... una bontà.... ma questa variante salata.... mi intriga proprio tanto:
    Vorrei evitare il mascarpone, che dici... posso? o devo!!!!
    mannaggia volevo farlo più leggerino... vista la quantità che me magnjo...
    Brava e complimenti è proprio perfetto.

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